Promemoria …contro la guerra

Viviamo un momento drammatico della storia umana. Siamo sotto la minaccia delle “armi nucleari” e dell’“estate incandescente”. La prima provocata da espansionismi territoriali e la seconda dalla paurosa crisi ambientale. In questo momento, con l’invasione russa in Ucraina, siamo terrorizzati dalla minaccia di una guerra nucleare mondiale, che non lascerà vivi i vinti e i vincitori. Tutto questo è il frutto amaro di una folle corsa mondiale al riarmo, soprattutto atomico. Stanno infatti militarizzando il nostro pianeta, in cielo e in terra, e noi ne siamo tristemente consapevoli ed incapaci di impedirglielo.
Carri armati russi in avanzamento verso Kiev

“…ce n’è q’un debut…”

…non è che un inizio… e forse non finirà. Forse la Terza Guerra Mondiale, che era già in corso da almeno due decenni ( quando abbiamo ritenuto giusto invadere la Jugoslsvia, l’Iraq, la Libia, l’Afghanistan… “Stati Sovrani”, così come sta facendo oggi la Russia di Putin con l’Ucraina, quello stesso Putin che un tempo era tanto apprezzato dai partiti del centro destra di epoca berlusconiana e oggi dai sovranisti salviniani), entrerà di sicuro nel vivo (…e tra i morti). Il trionfo e l’espansionismo del capitalismo occidentale contro il disfacimento dell’impero sovietico, non ha voluto conoscere mediazioni; ora siamo sottoposti alla “vendetta dell’orgoglio russo“, che non vuole ai suoi confini vicini di casa dotati delle armi atomiche della Nato.

La guerra rinasce sempre da quel che noi abbiamo, e continuiamo a chiamare pace.

“Ci sono cose da non fare mai, …per esempio, la guerra”.

E’ questo il messaggio tanto semplice quanto potente contenuto all’interno di “Promemoria”, la poesia di Gianni Rodari, che in primis, si rivolge ai bambini per far capire loro che la guerra è una di quelle “cose da non fare mai”, che risulta oggi, in questo clima teso ed ostile, tristemente attuale, non solo per l’invasione Russa in Ucraina, ma anche per le altre tante guerra che oggi si combattono nel mondo. Un concetto semplice da comprendere, ma che spesso i grandi non riescono a capire e mettere in pratica. Purtroppo un mondo senza caccia bombardieri, carri armati, bombe, mitragliatrici, violenze, sovranismi e distruzione di massa, sembra sempre più un’utopia. Una speranza di pace, quella che Gianni Rodari comunicava in “Promemoria” e non era un caso che usasse il linguaggio dei bambini per comunicare le cose da fare e da non fare, perché nei bambini risiede la purezza e l’innocenza, doti che purtroppo con l’avanzare dell’età spesso si perdono. Se per i bambini è facile  comprendere l’ingiustizia della guerra, ciò che rimane difficile è farlo capire agli adulti, i quali sembrano averlo dimenticato, come dimostrano le tante guerre di oggi nel mondo. Gianni Rodari spiegava, ma non solo ai bambini, che ci sono cose da non fare mai, come ad esempio la guerra. Cosa ci sarà poi di così tanto difficile da capire? Gianni Rodari ci invitava all’uso del semplice buon senso che purtroppo sembra non esserci negli adulti al potere (eletti democraticamente o dittatori auto-elettosi) che oggi ci governano in diversi Stati del mondo.

GIVE PEACE A CHANCE – DIAMO ALLA PACE UNA POSSIBILITA’

“Give peace a chance” è una canzone del 1969 scritta dall’ex Beatle John Lennon. Divenne negli anni ’70, oltre che per gli americani, l’inno dei pacifisti che manifestavano contro l’intervento americano nella guerra in Vietnam. Jhon Lennon convertì quella che era stata la sua dichiarazione fissa in decine di interviste – ‘all we are saying is give peace a chance’ – in una canzone diventata un inno contro le guerre.

“…tutto quello che stiamo dicendo è dare alla pace una possibilità’…” Il concetto che questa canzone vuole esprimere è che, qualunque cosa succeda nella vita, ci sarà sempre qualcuno pronto a trarne vantaggio e renderlo una tendenza o un partito, un “-ismo”. Quando dice “Shag” si riferisce ai capelli arruffati, “drag” agli omosessuali, “mad” ai folli, “rag” a coloro che si vestono male e “tag” a coloro che hanno la tendenza di etichettare. Tutti si concentrano sulla loro vita, senza provare ad applicarsi per uno scopo comune: mettere fine alle guerre. Questa canzone diventa così un invito a noi tutti per cercare di cambiare la mentalità umana.

Di seguito la traduzione:
Tutto ciò che noi diciamo è: date una possibilità alla pace.
Tutto ciò che noi diciamo è: date una possibilità alla pace.
Dai! Tutti parlano di ministri, sinistri, balaustre e scatolette
Vescovi, pescovi, rabbini e papocchi. E tanti saluti.
Tutto ciò che noi diciamo è: date una possibilità alla pace.
Tutto ciò che noi diciamo è: date una possibilità alla pace.
Senti! Tutti parlano di Rivoluzione, evoluzione, masturbazione,
Flagellazione, norme, integrazioni, Meditazioni, Nazioni Unite. Congratulazioni!

Tutto ciò che noi diciamo è: date una possibilità alla pace.
Tutto ciò che noi diciamo è: offri una possibilità alla pace.
Tutti parlano di John e Yoko, Timmy Leary, Rosemary,
Tommy Smothers, Bobby Dylan, Tommy Cooper, Derek Taylor, Norman Mailer, Alan Ginsberg, Hare Krishna, Hare, Hare Krishna.
Tutto ciò che noi diciamo è: date una possibilità alla pace.
Tutto ciò che noi diciamo è: date una possibilità alla pace.