Archivi categoria: senza categoria

Il nuovo Gruccione Locanda del Tempo Ritrovato

Il nuovo Gruccione Locanda del Tempo Ritrovato ri – apre il 1° aprile 2023, in Piccoli di Calenzano 19 di Bettola (PC), con l’inaugurazione de Il Portico dei Viandanti (bottega, ristoro e camere).

Seguirà programma di ri-avvio della nuova struttura e descrizione dei servizi (quasi tutti quelli di prima, in nuova veste).

Potete contattarci sin da ora al +39 329 745 1258 (anche Whatsapp).

In foto: la porta di fronte al nuovo Gruccione Locanda del Tempo Ritrovato.

Seguiteci qui, su Google (che sta ancora correggendo foto e localizzazione), Facebook ed in altri social che vi segnaleremo. Pubblicheremo descrizioni dell’ambiente naturale, foto , informazioni sui nuovi servizi…

Nel cuore della montagna dell’Alta Val Nure, dopo otto anni di apertura sulle colline piacentine, il nuovo Gruccione – Locanda del Tempo Ritrovato continua la sua Vita, con la gestione di una sorta di baita appeninica ricavata da una antico fienile e granaio, per promuovere un’ospitalità conviviale, offrire una cucina di territorio, povera, anche vegana e di pesce e diffondere cultura.

Il Gruccione è un ostello internazionale multiservizi che offre, orgogliosamente, ospitalità rurale, nella zona in cui è, attualmente, ubicato sono pressoché assenti l’inquinamento acustico e luminoso.

Le potenzialità del luogo inducono a pensare a un progetto di turismo che dia valore alla lentezza, all’ascolto, al silenzio dai quali possono nascere relazione, condivisione, pace.

Il nuovo Gruccione Locanda del Tempo Ritrovato è in Alta Val Nure, in provincia di Piacenza, sulla via degli Abati, in una zona montana appenninica, a 700 metri di altezza, di alto interesse naturalistico, sotto i dodici salti delle cascate del Perino, abbastanza vicino al fiume Trebbia e a Bobbio .

A vista d’uomo: cerbiatti, caprioli, tassi, volpi, scoiattoli, lepri e molti volatili.

Il nuovo Gruccione Locanda del tempo Ritrovato aprirà al pubblico, con l’inaugurazione del Portico dei Viandanti (bottega, ristoro e camere) il 1 aprile 2023.

Stiamo lavorando per voi. Potete contattarci sin da ora al + 39 329 7451258 (anche Whatsapp).

Promemoria …contro la guerra

Viviamo un momento drammatico della storia umana. Siamo sotto la minaccia delle “armi nucleari” e dell’“estate incandescente”. La prima provocata da espansionismi territoriali e la seconda dalla paurosa crisi ambientale. In questo momento, con l’invasione russa in Ucraina, siamo terrorizzati dalla minaccia di una guerra nucleare mondiale, che non lascerà vivi i vinti e i vincitori. Tutto questo è il frutto amaro di una folle corsa mondiale al riarmo, soprattutto atomico. Stanno infatti militarizzando il nostro pianeta, in cielo e in terra, e noi ne siamo tristemente consapevoli ed incapaci di impedirglielo.
Carri armati russi in avanzamento verso Kiev

“…ce n’è q’un debut…”

…non è che un inizio… e forse non finirà. Forse la Terza Guerra Mondiale, che era già in corso da almeno due decenni ( quando abbiamo ritenuto giusto invadere la Jugoslsvia, l’Iraq, la Libia, l’Afghanistan… “Stati Sovrani”, così come sta facendo oggi la Russia di Putin con l’Ucraina, quello stesso Putin che un tempo era tanto apprezzato dai partiti del centro destra di epoca berlusconiana e oggi dai sovranisti salviniani), entrerà di sicuro nel vivo (…e tra i morti). Il trionfo e l’espansionismo del capitalismo occidentale contro il disfacimento dell’impero sovietico, non ha voluto conoscere mediazioni; ora siamo sottoposti alla “vendetta dell’orgoglio russo“, che non vuole ai suoi confini vicini di casa dotati delle armi atomiche della Nato.

La guerra rinasce sempre da quel che noi abbiamo, e continuiamo a chiamare pace.

“Ci sono cose da non fare mai, …per esempio, la guerra”.

E’ questo il messaggio tanto semplice quanto potente contenuto all’interno di “Promemoria”, la poesia di Gianni Rodari, che in primis, si rivolge ai bambini per far capire loro che la guerra è una di quelle “cose da non fare mai”, che risulta oggi, in questo clima teso ed ostile, tristemente attuale, non solo per l’invasione Russa in Ucraina, ma anche per le altre tante guerra che oggi si combattono nel mondo. Un concetto semplice da comprendere, ma che spesso i grandi non riescono a capire e mettere in pratica. Purtroppo un mondo senza caccia bombardieri, carri armati, bombe, mitragliatrici, violenze, sovranismi e distruzione di massa, sembra sempre più un’utopia. Una speranza di pace, quella che Gianni Rodari comunicava in “Promemoria” e non era un caso che usasse il linguaggio dei bambini per comunicare le cose da fare e da non fare, perché nei bambini risiede la purezza e l’innocenza, doti che purtroppo con l’avanzare dell’età spesso si perdono. Se per i bambini è facile  comprendere l’ingiustizia della guerra, ciò che rimane difficile è farlo capire agli adulti, i quali sembrano averlo dimenticato, come dimostrano le tante guerre di oggi nel mondo. Gianni Rodari spiegava, ma non solo ai bambini, che ci sono cose da non fare mai, come ad esempio la guerra. Cosa ci sarà poi di così tanto difficile da capire? Gianni Rodari ci invitava all’uso del semplice buon senso che purtroppo sembra non esserci negli adulti al potere (eletti democraticamente o dittatori auto-elettosi) che oggi ci governano in diversi Stati del mondo.

GIVE PEACE A CHANCE – DIAMO ALLA PACE UNA POSSIBILITA’

“Give peace a chance” è una canzone del 1969 scritta dall’ex Beatle John Lennon. Divenne negli anni ’70, oltre che per gli americani, l’inno dei pacifisti che manifestavano contro l’intervento americano nella guerra in Vietnam. Jhon Lennon convertì quella che era stata la sua dichiarazione fissa in decine di interviste – ‘all we are saying is give peace a chance’ – in una canzone diventata un inno contro le guerre.

“…tutto quello che stiamo dicendo è dare alla pace una possibilità’…” Il concetto che questa canzone vuole esprimere è che, qualunque cosa succeda nella vita, ci sarà sempre qualcuno pronto a trarne vantaggio e renderlo una tendenza o un partito, un “-ismo”. Quando dice “Shag” si riferisce ai capelli arruffati, “drag” agli omosessuali, “mad” ai folli, “rag” a coloro che si vestono male e “tag” a coloro che hanno la tendenza di etichettare. Tutti si concentrano sulla loro vita, senza provare ad applicarsi per uno scopo comune: mettere fine alle guerre. Questa canzone diventa così un invito a noi tutti per cercare di cambiare la mentalità umana.

Di seguito la traduzione:
Tutto ciò che noi diciamo è: date una possibilità alla pace.
Tutto ciò che noi diciamo è: date una possibilità alla pace.
Dai! Tutti parlano di ministri, sinistri, balaustre e scatolette
Vescovi, pescovi, rabbini e papocchi. E tanti saluti.
Tutto ciò che noi diciamo è: date una possibilità alla pace.
Tutto ciò che noi diciamo è: date una possibilità alla pace.
Senti! Tutti parlano di Rivoluzione, evoluzione, masturbazione,
Flagellazione, norme, integrazioni, Meditazioni, Nazioni Unite. Congratulazioni!

Tutto ciò che noi diciamo è: date una possibilità alla pace.
Tutto ciò che noi diciamo è: offri una possibilità alla pace.
Tutti parlano di John e Yoko, Timmy Leary, Rosemary,
Tommy Smothers, Bobby Dylan, Tommy Cooper, Derek Taylor, Norman Mailer, Alan Ginsberg, Hare Krishna, Hare, Hare Krishna.
Tutto ciò che noi diciamo è: date una possibilità alla pace.
Tutto ciò che noi diciamo è: date una possibilità alla pace.

SAN VALENTINO 2022 al “IL GRUCCIONE” dal 12 al 14 febbraio

Le rose canine che crescono attorno all’ostello

Da sabato 12 febbraio a lunedì 14 febbraio 2022 San Valentino Festa degli innamorati. Per chi non sa smette d’amare, anche in tempi duri. Alle tante consuetudini che ci ha strappato via il Covid-19 nei due anni passati, dobbiamo aggiungere anche la classica cenetta a lume di candela della festa degli innamorati. Quest’anno l’unica restrizione è che per accedere al ristorante occorre mostrare il “green pass”. Noi siamo pronti ad accogliervi con la nostra tipica proposta di pietanze uniche, che prepareremo per voi in questa speciale occasione.
Prenota la tua cena o il pranzo della Festa degli innamorati da noi, ti aspettiamo qui al “IL GRUCCIONE” senza tacchi a spillo e abiti da sera eleganti, ma con tanta voglia di scambiarsi sguardi complici, al lume di candela con tanto romanticismo. Info e prenotazioni al 3297451258.

Hai tre alternative:

  1. Menù salutare ed anticrisi ad euro 20

Pinzimonio invernale

Trofie scampi e pesto

Sformatini e insalate ricche a sorpresa

Dolce cuore

Menù rinforzato di carne o vegetariano 2. ad euro 30 (escluso il secondo e il vino del menù che segue) 3. ad euro 48 (completo secondo volantino che segue)

L’ostello è in un “mare” di verde.

Una stella ad Ostello il Gruccione

Ostello Il Gruccione si prepara ad issare la stella che accompagna la festa del Santo Natale da sette natali. Siamo arrivati, insieme a tutti voi, all’ottavo. Continueremo a tenere alta la stella, anche dopo Natale. Aspettiamo sino al 18 gennaio 2022. Siamo in contatto con alcuni credenti fedeli ad un Dio buono e con molta gente che ama la Vita e la la Natura come voi. Queste persone credono , profondamente, a Gesù Bambino e ci dicono che la Luce verrà e di continuare a Sperare. Ci chiedono anche di dirvi di Sperare con noi e che se vi viene da piangere, lo dovete fare, ma dovete continuare anche a Sperare. Non smettete di farlo e , chi lo sa fare preghi. Vi vogliamo bene, siete tantissimi. Che ne dite di venire a cantare qui sotto l’Ostello il Gruccione il 24 dicembre? Niente assembramenti, ci raccomandiamo. La stella verrà alzata verso il sagrato, tra pochi giorni, e guarderà l’antico Oratorio di San Genesio.

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nazareth, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio. C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».” Lc 2,1-14

La finestra sulla quale verrà issata la stella.
La stella guarderà l’antico oratorio di San Genesio, ha un buon motivo per tenerlo d’occhio.
Davanti alla casa scout si è ghiacciata la fontana. come mai?
Uno sguardo oltre, verso la nostra comunità di riferimento:Vigoleno.
Chissà se la stella darà un buon consiglio a San Genesio? Gesù Bambino batte San Genesio 2 a 0.

Il dono della luce, qui al Gruccione

Grazie Dio, Buddha, Allah, Shiva…per il dono immenso della luce, che ci fai ogni mattina. Il tuo discorso è così chiaro…dona a noi, anche la pazienza e la capacità d’attesa per comprenderlo.(Stamane, eravamo immersi in una luce incredibile che perforava il nero delle nubi e irraggiava ovunque. Scusate la brutta qualità della foto, spero di avervi trasmesso almeno il senso dell’esperienza.)

Domenica 31 ottobre Halloween a Ostello il Gruccione

Domenica 31 ottobre ,Halloween a Ostello il Gruccione. Ritornano i menù “con la testa piena di fiori”.

In una terra di confine, tra le province di Parma e Piacenza, un menù da gustare in piedi o seduti ai tavoli del giardino (speriamo baciati dal sole), con servizio d’asporto, con consegna su vassoio al camper.

Tutto all’aperto, per non discriminare nessuno e conservare la salute.

Solo su prenotazione: info al 3297451258. Euro 25 a menù (compreso un quarto di vino, mezzo litro d’acqua, un caffè).

menù Piacenza Tortelli di zucca profumati all nostra salvia Salsiccia al ristretto di Gutturnio con cavolo rosso in agrodolce Vino rosè Tracce della Cantina Claudio Torri Le Lame https://www.poderelelame.it/vini/tracce-spumante-rose.php

menù Parma Anolini in brodo da passeggio Rosetta di Parma con patate al forno Vino rosè Vedova Nera della cantina il Poggio di Salsomaggiore (PR) https://cantinailpoggio.it/vedova-nera/

Varianti vegane e vegetariane da concordare.

A disposizione scelta di vini del territorio rossi e bianchi, fermi e frizzanti e ampia scelta di dessert con abbinamenti tra prodotti della casa (biscotteria, torte, vin cotto, sapa, sorbetti…). Piccolo spaccio di prodotti della casa (in questo momento disponibili: vincotto, Sapa, Bargnolino) e a km 0.

Al pomeriggio, caldarroste per tutti e vin brulé.

Il nome Halloween (in irlandese Hallow E’en), deriva dalla forma contratta di All Hallows’ Eve, dove Hallow è la parola arcaica inglese che significa Santo: la vigilia di tutti i Santi, quindi. Ognissanti. L’importanza che viene data alla vigilia si deduce dal valore che le viene attribuito della cosmologia celtica; le primissime origini di Halloween si possono ricercare in riti antichi(ed a questi ci richiamiamo, anziché alle semplificazioni e banalizzazioni della festa americana), legati ai cambi di stagione nelle feste del raccolto, e nei culti agresti, in cui si tentava esorcizzare quelle paure ancestrali che accompagnavano le antiche civiltà basate sull’agricoltura: paura di perdere i figli, di perdere il raccolto, terrore delle calamità naturali. Queste antiche tradizioni ,in cui l’uomo tentava di familiarizzare con la morte, l’aldilà, l’ignoto sono senz’altro all’origine della storia di Halloween.Per i Celti, l’anno nuovo non cominciava il 1° gennaio come per noi oggi, bensì il 1° novembre, quando terminava ufficialmente la stagione calda ed iniziava la stagione delle tenebre e del freddo, il tempo in cui ci si chiudeva in casa per molti mesi, riparandosi dal freddo, costruendo utensili e trascorrendo le serate a raccontare storie e leggende.Il passaggio dall’estate all’inverno e dal vecchio al nuovo anno veniva celebrato con lunghi festeggiamenti, lo Samhain (pronunciato sow-in, dove sow fa rima con cow), che deriverebbe dal gaelico samhuinn e significa summer’s end, fine dell’estate. In Irlanda la festa era nota come Samhein, o La Samon, la festa del Sole, ma il concetto è lo stesso. Tramite lo Samhain, si esorcizzava l’arrivo dell’inverno e dei suoi pericoli, unendo e rafforzando la comunità grazie ad un rito di passaggio che propiziava la benevolenza delle divinità. I Celti credevano che alla vigilia di ogni nuovo anno, cioè il 31 ottobre, Samhain chiamasse a sé tutti gli spiriti dei morti, che vivevano in una landa di eterna giovinezza e felicità chiamata Tir nan Oge, e che le forze degli spiriti potessero unirsi al mondo dei viventi, provocando in questo modo il dissolvimento temporaneo delle leggi del tempo e dello spazio e facendo sì che l’aldilà si fondesse con il mondo dei vivi e permettendo agli spiriti erranti di vagare indisturbati sulla Terra.Samhain era, dunque, una celebrazione che univa la paura della morte e degli spiriti all’allegria dei festeggiamenti per la fine del vecchio anno. Durante la notte del 31 ottobre si tenevano dei raduni nei boschi e sulle colline per la cerimonia dell’accensione del Fuoco Sacro. Vestiti con maschere grottesche, i Celti tornavano al villaggio, facendosi luce con lanterne costituite da cipolle intagliate al cui interno erano poste le braci del Fuoco Sacro. Dopo questi riti i Celti festeggiavano per 3 giorni, mascherandosi con le pelli degli animali uccisi per spaventare gli spiriti.In Irlanda si diffuse l’usanza di accendere torce e fiaccole fuori dagli usci e di lasciare cibo e latte per le anime dei defunti che avrebbero reso visita ai propri familiari, affinché potessero rifocillarsi e decidessero di non fare scherzi ai viventi.

Secondo incontro affidatari del gruppo Affidonorme Autogestito

DOMENICA 10 OTTOBRE 2021 dalle ore 10 alle 18.

Secondo incontro Gruppo Facebook AFFIDONORME AUTOGESTITO presso Ostello il Gruccione.

Ore 13 pranzo. La finalità dell’incontro è conoscerci tra affidatari di persona e condividere la propria storia di affido in un luogo bello e tranquillo.

Attività per i minori: giochi liberi nei prati e nel giardino, biciclette (quattro), altri giochi da tavolo e da cortile.