La festa del fantasma “Loplop”

La festa del “fantasma Loplop”

all’ Ostello Il Gruccione – Locanda del Tempo Ritrovato

a San Genesio di Vigoleno
da venerdì 7 novembre a domenica 9 novembre 2014  

Nel cuore del Parco fluviale del torrente Stirone si aggira il cinghiale mannaro”Ragazzi, bambini, famiglie abbiamo un problema! I cinghiali del parco da qualche giorno non grugniscono più, ma ululano alla luna.

… una leggenda un po’ misteriosa, che affiora tra i ricordi degli anziani di questo territorio, evoca fantasmi del passato e racconta che, nel castello del borgo medioevale di Vigoleno,ospite della duchessa Maria Grammont Hugo, Max Ernst, il pittore surrealista tedesco, ispirato dai meraviglio-si boschi dei dintorni di Vigoleno, dipinse nel mese di luglio del 1933, una tela di grande dimensioni.

In una sola giornata operò con una perizia tale da far nascere una foresta con alti alberi dal tronco diritto e le cime contorte, sullo sfondo di un cielo sereno, in cui sembra sospeso un anello di materia solida, forse di pietra, ma che potrebbe anche essere un sole eclissato dalla luna, o una guarnizione per le caffettiere: insomma un vero quadro surrealista. In più, in trasparenza sui tronchi in primo piano, abbozzato da un tratteggio che ricorda la linea prestampata dei cartamodelli per abiti, vola libero un buffo uccello, un po’ piccione. un po’ rapa-ce, che Max Ernst chiamò Loplop”.

Il dipinto s’intitola “La foresta imbalsamata” e, come raccontò lo stesso Ernst, il curioso nome deriva dal commento dei dipendenti del castello alla vista del quadro che fecero riferimento al duetto del terzo atto dell’Aida di Verdi, in cui Amonasro ricorda alla figlia le foreste del paese natale, odorose d’essenze balsamiche.

Il pittore avrebbe definito il “Loplop” un “fantasma privato” e “un gioco libero dell’immagina-zione”, come se, senza Max Ernst, non ci sarebbe stato il “Loplop”. Max Ernst diceva la verità e allo stesso tempo il falso, alternative che possono coesistere nel sogno, nella follia, nel sacro e nella fisica quantistica, territori in cui non regna il principio del terzo escluso, ma si realizza la coincidenza degli opposti, per cui un essere può essere morto e vivo, un dio può essere maschio e femmina, un uomo può essere genio e demente. Max Ernst, insieme a Jean Cocteau, ospite nello stesso periodo nel castello di Vigoleno, avrebbero scoperto, inevitabilmente ciascuno per conto proprio, che il “Loplop” poteva essere anchesogno, anche follia, anche esperienza del divino.

 Una piccola fantasia: tale è la suggestione di questo dipinto che, ancora oggi, alcuni abitanti del borgo medioevale di Vigoleno sostengono che, nelle magiche serate nebbiose autunnali, dai boschi incantati di Vigoleno (che hanno ispirato la tela di Max Ernest), volteggiando, appaia trasparente, per svanire immediatamente subito dopo, l’emblematico “fantasma Loplop” della “foresta imbalsamata”. Sarà che i cinghiali ululano a questo fantasma?

Venite a scoprirlo tra zucche, vestiti spaventevoli, caramelle che cadono come pioggia, nelle notti degli incantesimi e delle scope volanti delle streghe, che terranno desti i più timorosi…Venite a trascorrere insieme a noi una di queste serate! Vi aspettiamo!

Programma per le tre giornate

(venerdì 7 novembre – sabato 8 novembre – domenica 9 novembre)

E’ gradita la prenotazione–Riduzioni per famiglie e bambini – Possibilità pernottamento in ostello

 ore 10.00- ore 17,30              Prima del pranzo/della cena, per i bambini da 0 a 130 anni, nella sala eventi dell’Ostello, visione del cartone animato “Ratatouille (un piccolo topo che diventa un grande cuoco)

ore 12.00- ore 20,00            Il pranzo/ La cena della paura. Cosa si può nascondere nel cibo della cena del “fantasma Loplop”? E’ necessario essere preparati a tutto perché non mancheranno le sorprese (forse arrosto di pipistrello, oppure insalata di lucertole? Chissà!)

 ore 15.00- 22,00            Dopo il pranzo/la cena, con in mano le zucche, passeggiata  nella “foresta imbalsamata” di Max Ernst alla ricerca del leggendario “fantasma Loplop”.

Menù:                  Antipasto di Salumi tipici del Piacenziano

                               Zuppa di Castagne dei boschi di Vezzolacca

                                Stracotto di cinghiale con purè di mais

                                Torta di Ricotta con Uva e Grappa

                                 Caffè aromatizzato al Genepy

                                 Vini: Gutturnio e Ortrugo

Costo:                  € 25,00

Ricordiamo che in queste tre serate è aperta anche la pizzeria dove è possibile consumare, alla carta, le nostre buonissime pizze.

 

 

Inaugurazione del Gruccione!

Dal 31 Maggio al 2 Giugno inauguriamo il Gruccione con tante feste e iniziative culinarie e culturali. Potete alloggiare a prezzi scontati, vi aspettiamo per festeggiare con noi!

31 Maggio – Inaugurazione

  • Dalle ore 11 Visite libere dell’ostello-locanda
  • Dalle ore 13 Taglio del nastro e Benedizione –  Canti a cura della Corale S.Giorgio,  Buffet aperto a tutti
  • ore 17 spettacolo di giocoleria comica a cura di Arti pre-carie
  • ore 18 in Vigoleno chiusura del mese Mariano
  • dalle ore 19 APERITIVO e CENA
  • ore 21 riti della luce e Canti a cura della Corale S.Giorgio

1 Giugno – Festa d’apertura!

  •  ore 9 in s.genesio messa
  • ore 11.30 aperitivo  e danze popolari animate a cura di “i balabiott”
  • dalle ore 12.30 pranzo
  • ore 15.30 laboratorio bambini-adulti
  • giocoleria e clownerie a cura di Arti pre-carie
  •  ore 17 in Vigoleno Concerto lirico vocale a cura del Circolo didattico musicale Ferruccio Busoni
  • dalle ore 19 aperitivo e cena
  • ore 21 riti della luce e danze popolari animate a cura di “i balabiott”

2 Giugno – La Festa continua

  • ore 10.30 proiezione video e dibattito “di sana e robusta costituzione” Discorso di pietro calamandrei
  •  ore 11.30 aperitivo e  danze popolari animate a cura di “i balabiott”
  • dalle ore 12.30 pranzo
  • ore 15.30 laboratorio bambini-adulti “biciclette volanti”e biciclettata
  • dalle ore 19 APERITIVO
  • dalle ore 20 CENA

"Post fata resvrgo" ovvero "Dopo la morte risorgo"