Pasqua 2019 – 25 aprile festa della liberazione – 1° maggio festa dei lavoratori

Auguri di Pasqua 2019Quest’anno le feste di Pasqua, del 25 Aprile e del 1° Maggio sono  molto vicine l’una a l’altra con possibilità di fare una vacanza in mezzo alla natura.
L’ Ostello  Il  Gruccione  –  Locanda  del  Tempo Ritrovato sito nel cuore del  Parco Naturale Regionale dello Stirone ha preparato dei menù specifici per queste feste.

Proposta per il pranzo di Pasqua

Cliccare sull’immagine per ingrandireMenù pasqua25 APRILE  –  FESTA DELLA LIBERAZIONE

In tempo di fascismo anche le ricette non furono risparmiate dall’autarchia linguistica che voleva ogni termine rigorosamente italiano. Il soufflè divenne il soffiato e il toast il pantosto e il salmì sparì in un banale infuso di vino. Ecco poi apparire nei menù di gala (anzi, lista delle vivande o, più militarmente, rancio) piatti come Antipasto Vittoria, Cannelloni alla Combattenti e Spinaci alla Imperiale. E, a lungo andare si sfociò ancor più nella tragicommedia: il consommè si ridusse in consumato, l’omelette in frittata avvolta, roumpsteack ed entrecote si trasposero nella più virile braciola. E, ancora, gonfiato anziché soufflè, legumi minuti anziché julienne. La brioche s’afflosciò in brioscia, da non confondersi con il croissant che divenne cornetto. Persino nelle buvette (pardon, mescite) le polibibite sostituirono, specie nella accezione futurista, i cocktail. Anche le cene di rappresentanza non era più impreziosite dai troppo effimeri cotillons quanto, invece, dai più arditi cotiglioni. Insomma, i linguisti del Ventennio si fecero prendere la mano e, col tempo, non venne risparmiato nemmeno l’alleato germanico, che si videro battezzare come bombole i krapfen, mentre i wafer divennero semplicemente biscotti e i wurstel quali semplici salsicce.

Durò fino alla Liberazione e al giorno in cui venne cucinato il piatto che ancora oggi la simboleggia:

la pastasciutta antifascista della famiglia Cervi.

Il ricordo di quella lotta in questo piatto simbolo è in realtà molto lontano dal “rancio” dei giovani resistenti, ma è il piatto che festeggia la liberazione dal regime nazifascista e la rinascita democratica dell’Italia.

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1° MAGGIO  – FESTA DEI LAVORATORI 

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Menù primaverile di domenica 7 aprile 2019.

Domenica 7 aprile, menù primavera, su prenotazione. al 3297451258, ad euro 25. Il menù può essere preparato, sempre su prenotazione, anche in variante vegana (sostituendo il secondo di carne e il dessert di formaggio).

Bruschette alle erbe selvatiche (tarassaco, farinaccio, portulaca). Orecchiette in crema di ortiche e fave di cacao.
Salamella al ristretto di Gutturnio.
Insalatina di radicchio fiorita.
Formaggio di capra stagionato o parmigiano e composta di fiori di sambuco.
Panna cotta e sapa della casa.
Buon vino dei colli piacentini, acqua, caffè.

Grazie alla rivista Cucina Naturale per la ricetta del primo piatto e per la foto. .

Orecchiette ortiche